Mistborn

[Voltron Legendary Defender] MistbornAU

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    17,190
    Location
    Flower Town

    Status
    Anonymous
    Capitolo 1

    Un attimo prima, Keith stava camminando nelle strade scure e nebbiose di Luthadel, la capitale dell’Ultimo Impero. Come skaa, non avrebbe dovuto farlo, ma Keith aveva dovuto sempre essere oltre le regole per poter sopravvivere come orfano in un modo come quello.
    Un attimo dopo, si era ritrovato gli inquisitori alle spalle. Tra di loro, un inquisitore d’acciaio: troppo, per un normale ladruncolo skaa di strada. Keith sapeva che la sua fortuna, prima o poi, avrebbe attirato l’attenzione di qualcuno, ma sperava per quel momento di essersi lasciato Luthadel alle spalle.
    Sapeva di avere poche possibilità: se con i soldati e gli inquisitori normali avrebbe potuto provare a cavarsela con la sua fortuna e la sua forza, e il coltello che portava alla cinta, gli inquisitori d’acciaio erano essere sovrannaturali, nessuno sapeva come potessero essere uccisi. Ciò nonostante, Keith non sarebbe stato ucciso senza combattere.
    Poi, le nebbie vorticarono improvvisamente attorno a lui, turbinando, e scostando l’attenzione dei nemici da lui. Monete velocissime fendettero l’aria: di tutti, solo l’inquisitore d’acciaio sembrò non accusare il colpo, anzi ghignò in maniera malevola con i suoi occhi metallici vuoti. Ma dallo scuro della nebbia una mano lo colpì in pieno volto, e incassò il suo corpo dentro il muro della casa più vicina.
    Poi, prima che Keith avesse il tempo di reagire, la figura avvolta dal nebbiomanto lo tirò su. “Reggiti,” gli disse, e Keith senza nemmeno rendersene conto obbedì, agganciandosi al suo collo. L’uomo volò nel cielo, su diritto, poi lentamente si spostò e sorvolò di casa in casa. Paradossalmente, Keith non aveva paura, e si ritrovò ad ammirare la bellezza della città vista dall’alto, con la nebbia che attraversava ogni anfratto e ogni viuzza, e il palazzo di Zarkon che si ergeva minaccioso al suo centro.
    Atterrarono sulle alte mura di Luthadel, da cui Keith poté vedere per la prima volta la pianura nebbiosa che si stendeva oltre la città, perdendosi all’orizzonte. Ma la sua attenzione si rivolse immediatamente all’uomo che l’aveva salvato: anche nello scuro era impossibile non riconoscere in lui il sopravvissuto di Hathsin, Shiro, l’uomo che aveva provato a sfidare Zarkon ed era scappato dopo un anno dal suo campo di prigionia: la mancanza del braccio destro, i capelli bianchi e la cicatrice sul naso erano riconoscibili a sufficienza.
    “Perché mi hai salvato?”
    “Dev’esserci per forza una ragione?”
    “Nessuno fa niente per niente. Soprattutto a Luthadel.”
    Shiro sorrise. “In questo caso, sto cercando alleati per un progetto che voglio fare. Un altro Mistborn nella mia squadra mi farebbe comodo.”
    “Un che?”
    Sul volto di Shiro si manifestò un’espressione sorpresa. “Quindi non lo sai, e stai bruciando metallo inconsciamente.”
    “Ma di che stai parlando?” chiese ancora Keith.
    “C’è un grande potere dentro di te, uno che nemmeno la maggior parte dei nobili possiede. Io posso insegnarti a usarlo. Diventare più forte.”
    Keith era tentato, doveva ammetterlo. Aveva sempre sentito di avere un qualcosa dentro di sé, quella che lui chiamava fortuna, e che spesso gli aveva permesso di sopravvivere a situazioni senza via d’uscita, spingendo un po’ le emozioni delle persone, o diventando più forte lui stesso. Ma non l’aveva mai compreso, e ammetteva che imparare a sfruttarlo al meglio gli avrebbe permesso una sopravvivenza più probabile.
    Ma poteva fidarsi dell’uomo che aveva davanti, solo perché per molti skaa era stato simbolo di speranza?
    “E in cambio vuoi?”
    “Entra nella mia squadra.”
    “Qual è il tuo obiettivo?” chiese Keith. Era già stato in altre squadre di ladri skaa, non era una novità per lui, ma preferiva sapere prima che cosa intendevano rubare, o chi intendevano truffare. Giusto per sapere cosa aspettarsi, soprattutto a livello di tradimenti.
    Shiro sorrise, e rivolse lo sguardo alla fortezza. Con tutta la calma del mondo, con la nebbia che gli roteava attorno, disse: “Distruggere Zarkon, ovviamente.”
    E nonostante l’incredulità di quello che Shiro aveva detto, perché Zarkon era l’imperatore dell’Ultimo Impero e nessuno poteva sconfiggerlo, era immortale e regnava da millenni, Keith si scoprì a credergli.
    Forse anche Shiro stava giocando con le sue emozioni, eppure, guardando quel viso calmo e tranquillo, mentre proclamava la decisione di sconfiggere l’imperatore del mondo, Keith si ritrovò ad annuire.
    Avrebbe seguito quell’uomo fino ai confini del mondo.
     
    Top
    .
0 replies since 31/3/2020, 19:09   26 views
  Share  
.